io

Cari lettori, benvenuti!


Se siete capitati su questo blog probabilmente stavate cercando una fuga dal quotidiano o informazioni sul modo in cui fermare il tempo...


In ogni caso, qui, troverete spunti utili per ragionare sulla mancanza di tempo libero che ognuno di noi denuncia.


Cosa fare quindi? Come porvi rimedio?


Spero di potervi essere d'aiuto



Buona lettura



Fiammetta



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martedì 3 gennaio 2012

Bon Anné!!!

alcune città ti strappano l'anima e la incastonano nelle cesellature dei palazzi che, passeggiando, non degni nemmeno di uno sguardo. se la masticano la tua anima ma poi mica la sputano. la digeriscono e ti chiedono, guardandoti dall'alto in basso,: "la rivuoi? e cosa te ne fai? hai visto dove sei? ti basta respirare per avere un'anima".
c'est Paris!

sono ancora qui..
fisicamente da soli 5 giorni ma spiritualmente da sempre.
gli anni '30 sono a portata di mano.
Più me la giro in solitaria più scopro angoli di paradiso architettati e realizzati dall'uomo che commuovono. non sono tanto i palazzi, i musei, le "rue"...credo sia l'atmosfera delle zone lontane dalle orde di turisti.
ieri per la seconda volta mi sono persa. ho vagato per qualche quarto d'ora. l'aria qui non sa di nulla: non sa di smog (tolte le zone più trafficate). non sa di burro e tantomeno di fiori. non sa di polvere e non sa di pulito. non sa...o sembra non sapere. forse sarebbe ridondante dare anche un profumo all'aria e quindi la "ville trés jolie" ha ben pensato di eliminare una possibile distrazione.
forse qui l'aria sa di sapere e quindi non deve ostentare..

A paris piove quasi sempre: non è proprio pioggia...avete presente i nebulizzatori che si trovano in alcuni parchi divertimento e che d'estate vengono presi d'assalto da chi cerca un po' di refrigerio? ecco. la pioggia di parigi è più o meno quella. bisognerebbe uscire sempre con l'ombrello...ma i parigini non sembrano preoccuparsi della cosa e passeggiano come nulla fosse....forse lo fanno perchè vivere Parigi con il cuore leggero e con la gioia negli occhi ti fa dimenticare ogni fastidio...beh, qui, io l'ombrello non lo porto mai. cammino guardando il cielo e sorridendo...dalla collina di Montmartre...dove saluto Modì, Picasso e Favini schivando le carrozze che corrono sul pavè mentre sorseggio Pastis in compagnia di Toulouse-Lautrec ironizzando su un paio di donne discinte che ammiccano ai passanti...
c'est la vie...c'est Paris...c'est l'amour!